I 6 errori  in Bridgerton

I 6 errori storici in Bridgerton, la serie Netflix
I 6 errori storici in Bridgerton, la serie Netflix

Se siete qui è molto probabile che voi siate dei fan della serie Netflix “Bridgerton”, ho così pensato di elencare i 6 errori storici in Bridgerton che alcuni fan hanno scoperto vedendo e rivedendo la serie tv.

Una premessa è d’obbligo: come tutti voi già sapete, Bridgerton non è una serie con una ricostruzione fedele del contesto storico, ovvero della Regency Era, ma è più una serie fantasy.

Dal grande magazzino ai dettagli dei costumi, ci sono diverse imprecisioni storiche, che di sicuro non appartengono al 1813.

Se volete, dopo aver letto l’articolo, per gioco potrete individuare gli errori con un rewatch della serie.

Basato sui romanzi di Julia Quinn ( qui ho brevemente elencato tutti i libri e in più ho trattato del Queen’s Ball), Bridgerton è ambientato in una Londra immaginaria  dell’inizio del 1800.

Ovviamente alcuni dettagli e caratteristiche dell’Alta società dell’epoca sono basati su fatti storici.

Per esempio la moda della stagione mondana (qui trovate l’intervista della designer della serie) sembrerebbe molto simile ai costumi della serie.

Persino la scelta di una donna nera, una fantastica Golda Rosheuvel, che interpreta la Regina Charlotte, ha un fondamento storico.

Tuttavia la serie non è stata in grado di evitare di far apparire alcune “invenzioni” moderne, scelta che potrebbe essere intenzionale o meno.

Golda Rosheuvel interpreta la regina Charlotte
Golda Rosheuvel interpreta la regina Charlotte

Le imprecisioni storiche

Ecco l’elenco delle imprecisioni storiche:

  1.  La linea gialla del parcheggio: alcuni fan hanno notato come, in alcune scene, appaia una linea gialla sul solco della pavimentazione stradale. La segnaletica stradale è stata introdotta in Inghilterra solo nel 1950, quindi sicuramente non è un elemento caratterizzante la Regency Era.
  2. Tombini: il pubblico ha anche notato la presenza, per le strade, dei moderni tombini che sono apparsi solo nel ventesimo secolo.
  3. Uva senza semi: alcuni spettatori hanno anche notato che in alcune scene fosse presente l’uva senza semi, che non era presente nel diciannovesimo secolo.
  4. Il poster di Primark: tutti noi conosciamo la catena di fast fashion Primark. In una scena è stato individuato un poster di Primark su una finestra che  fa da sfondo al duca Simon Basset mentre si trova a cavallo. La catena di negozi Primark, per chi non lo sapesse, è stata fondata solo nel 1969.
  5. I glitter: mentre molti errori sopracitati potrebbero essere non intenzionali, la designer della serie ha voluto realizzare abiti luccicanti con l’utilizzo dei glitter. Peccato che i glitter sono stati prodotti e distribuiti solo nel 1934.
  6. I corsetti: si è notato che anche i corsetti sono un’imprecisione storica (come scrivo in questo articolo la chemise era l’intimo sui cui si posizionavano i vestiti). I corsetti divennero di moda solo in epoca vittoriana, una ventina d’anni dopo il periodo storico di Bridgerton.

 

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una piccola analisi dei 6 errori in Bridgerton: la linea gialla, i tombini, l'uva senza semi, il poster di Primark, i glitter e i corsetti.
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