Intervista a Jane Austen

Cari lettori,

da quando ho questo blog (fondato più di un anno e mezzo fa) ho cercato di documentarmi il più possibile sulla vita di Jane, leggendo soprattutto molte biografie, tanto che a un certo punto, immersa nelle letture, mi è sembrato di conoscerla più di quanto io possa conoscere me stessa e affascinata dall’idea di questo libro ho pensato di dedicarvi un'”Intervista a Jane Austen”.

Il ritratto a carboncino che Cassandra fece a Jane

Le domande e le risposte immaginarie che vorrei fare e che vorrei ricevere da Jane Austen

Intervistatore:“Buongiorno Miss Austen, tanto per cominciare, cosa ne pensa di questi tempi moderni? Si immaginava così il futuro?”

Miss Austen: “Buongiorno a lei, come potrà facilmente intuire, non avevo le idee così chiare riguardo il futuro. Certamente credevo nel progresso e nell’avanzamento dei diritti civili, l’abolizione dello schiavismo e il riconoscimento di pari dignità per le donne nei confronti degli uomini. Mi pare che ci siano stati grossi passi in avanti ma non si è raggiunta la meta, c’è molto ancora da costruire.

Ovviamente, qualcosa è andato perduto. I codici di comportamento della mia epoca sono molto diversi dagli attuali e fatico a rispecchiarmici ma sono da sempre curiosa e mi piace osservare come funzionino oggi le relazioni, sia  di amicizia, che di parentela che di tipo amoroso.

Se dovessi scrivere oggi le storie che ho narrato nei miei libri sarebbe certamente più complicato, ma le impostazioni che ho dato alle mie storie credo siano universali e comunque attuali.

Intervistatore:“Miss Austen come sarebbe la sua vita adesso?”

Miss Austen: Bella domanda, non credo differirebbe molto dalla mia vita precedente. Ho da sempre preferito la campagna alla città, una vita tranquilla e ritirata in una bella villa in campagna, magari in un tipico cottage inglese. Questa volta, però, non sarei più dipendente economicamente dai miei fratelli (che strane creature) e vivrei del mio lavoro.

Nella mia casa non potrebbero mancare i miei adorati libri, (si, sono una lettrice compulsiva) e avrei la mia solita routine: a casa preparavo la colazione e passavo la giornata a scrivere, mi interrompevo solo nel momento in cui ricevevo visite. Ricordate sempre che “Life seems but a quick succession of busy nothings”.

Realizzerei un sogno: viaggerei per l’intero globo così finalmente mi sarebbe chiara l’idea di Indie orientali e Indie occidentali.

Se fossi molto fortunata incontrerei anche un cavaliere disposto ad amarmi così come sono, ma qui siamo nell’ambito dei desideri e dei sogni.

Intervistatore: Una cosa che ho sempre apprezzato del suo modo di scrivere è l’ironia che usa nei confronti della società dell’epoca, pensa che la utilizzerebbe anche al giorno d’oggi? è ancora necessaria?

Miss Austen: Un carattere schivo come il mio ha bisogno dell’ironia come un essere umano ha bisogno dell’aria per vivere.

Ad esempio, non ho mai sopportato chi si prende troppo sul serio, vantando meriti che magari non ha, ma allo stesso tempo non condanno nessuno, preferisco far trasparire cosa penso attraverso questo strumento così che ognuno si faccia la propria idea.

L’ironia è come una guida che accompagna ma non conduce.

Oggi, con la dovuta sensibilità e con il dovuto rispetto, penso sia uno strumento che possa esser ancora utilizzato.

Grazie Miss Austen, per il suo servizio all’umanità con le sue opere.

 

Ps: da oggi gli articoli avranno link affiliati amazon, per trasparenza vi comunico che se doveste comprare uno dei libri linkati riceverei qualche cent dalla vendita. Non diventerò ricca ma potrò mantenere il blog attivo.

/ 5
Grazie per aver votato!

Summary
intervista a Jane Austen
Article Name
intervista a Jane Austen
Description
Le domande che vorrei fare e le risposte che vorrei ricevere da Miss Jane Austen in un'intervista immaginaria con la scrittrice inglese
Author